CONSUELO LOLLOBRIGIDA

Books

Plautilla Bricci

Pictura et Architectura Celebris – L’architettrice del Barocco Romano

Tra l’età della Controriforma e il Barocco si compie un lento cambiamento culturale che investe il ruolo della donna nella società. Nel corso di questa trasformazione affiora la figura di un’artista di cruciale importanza per la storia delle donne e per la storia dell’arte: Plautilla Bricci. Architectura et pictura celebris, la Bricci nacque a Roma nell’agosto del 1616: fu pittrice e architettrice, ricoprendo in questa professione il primato storico per una donna. Chi era Plautilla? Quale fu l’ambiente culturale e sociale nel quale si formò e fu capace di istruirsi? Come spiegare la sua firma su importanti opere d’architettura e dipinti del XVII secolo romano? Come trovò spazio nella difficile società del tempo dominata e gestita dal potere maschile? Questi sono solo alcuni dei quesiti ai quali si è cercato di dare una risposta in questo libro, prima ancora di aver affrontato l’analisi critica della sua rilevante e molteplice attività, che ha costituto, nel ‘600, un unicuum culturale, sociale e artistico. Plautilla non fu soltanto “architettrice celeberrima” ma anche una “molto famosa pittrice”: la sua vita e la sua carriera possono essere prese ad esempio per iniziare a riscrivere e rivedere alcune prospettive sulle donne artiste del XVII secolo. Dopo circa dieci anni di costante ricerca in archivi pubblici e privati, è stato finalmente possibile ricostruire la vita e le opere di questa eccezionale artista, che ha il merito – e forse la forza – di scardinare gli stereotipi che ancora sopravvivono nei confronti delle donne artiste. Il libro si avvale delle presentazioni di alcuni dei più autorevoli storici dell’arte e dell’architettura internazionale.

Maria Luigia Raggi

Il capriccio paesaggistico tra Arcadia e Grand Tour

Dopo nove anni e otto mesi di educandato nel monastero dell’Incarnazione di Genova, il 2 settembre 1760 Battina Ignazia Raggi veste gli abiti di novizia dell’ordine delle Annunziate Celesti, meglio note come monache Turchine. Da quel monastero, a pochi passi dall’avito palazzo di famiglia, suor Maria Luisa Domenica Vittoria non uscirà più. Costretta a una monacazione forzata si dedica tutta la vita alla pittura. La ricostruzione delle sue vicende biografiche è stata possibile grazie al rinvenimento di alcuni documenti che hanno tolto dall’anonimato la generica figura di un pittore genericamente indicato come “Maestro dei capricci di Prato”, “Paesista settecentesco di rovine romane” o “Pseudo-Anesi”. A Genova, dove la pittrice nacque e morì, sono stati scoperti l’atto di battesimo, alcuni pagamenti a suo favore, la professione di fede nel Monastero dell’incarnazione, il testamento della madre e la data di morte.

Women in arts

Women in Arts, Architecture and Literature: Heritage, Legacy and Digital Perspectives

The last few decades have seen a growing interest in the study of women in the arts, both in terms of scholars conducting research on the artistic and material production of female artists or under female patronage, and of museums that have made part of their mission to acquire the works of women and/or organise exhibitions on women in the arts. The aim of this series is to share and understand the state of the field, and to disseminate the output of recent research. It is devoted to women’s studies in the arts broadly speaking: visual arts, architecture, literature, illumination and material culture. Proposals are welcome from early career and established scholars dealing with any aspect of women’s cultural production and female patronage from the Middle Ages to the present.

  • Pages: 380 p.
  • Size:178 x 254 mm
  • Illustrations:11 b/w, 82 col.
  • Language(s):English, Italian, Spanish
  • Publication Year:2023

Donne che dipingono

Itinerari romani sulle tracce delle artiste dal XVI al XXI secolo

“…dovete saper quante donne sono per le Fiandre e per la Francia e ancora, in Italia, le quali dipingano in modo che in Italia i loro quadri di pittura sono tenuti in buon pregio…”

Francesco Da Sangallo, 1546

Introduzione alla museologia

Storia, strumenti e metodi per l’educatore museale

Presentazione di Luciana CassanelliIl sapere è frutto della meraviglia, sintetizzava Platone. Chi può meglio sperimentare l’indicazione del filosofo greco se non un educatore museale?Partendo dalle origini della didattica museale in Italia e nel mondo anglo-sassone, questa Introduzione alla museologia intende offrire strumenti e metodi a quanti intendano intraprendere la professione di educatore museale, attività ancora poco sviluppata in Italia ma destinata ad un sicuro sviluppo nel prossimo futuro. Articolato in cinque capitoli, il libro racconta la storia del rapporto tra un oggetto conservato in un museo, o un monumento, e i suoi destinatari. Prendendo le mosse dal dibattito post-unitario e giungendo fino alla recente Carta delle professioni museali, il testo analizza la grande rivoluzione comunicativa e organizzativa che dagli anni ’90 in Italia che ha investito, e continua ad investire, le istituzioni museali e il patrimonio nel suo complesso.

Il capitale culturale

Studies on the Value of Cultural Heritage
Supplementi n. 13, 2022

2015 eum edizioni università di macerata

«Così la pittura sarebbe corpo della poesia e la poesia anima della pittura». La storiografia artistica femminile in Italia dalle origini allaScuola di Bologna

Memorie Domenicane

Artiste nel chiostro

Produzione artistica nei monasteri femminili in età moderna

Consuelo Lollobrigida

keep in touch

Rome, Italy

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